Intervista a SARA FENU di Fulvio Spagnoli
Fulvio: Ora tocca a Sara Fenu, fotografa professionista genovese, nonché direttore della fotografia... …e a casa come ti chiamavano: “signorina Kodak? …Kodak no …anche perché ho iniziato a fotografare con una vecchia Nikormat di mio padre …è stata una passione che andava e veniva …poi all’età di vent’anni ho conosciuto un ragazzo tecnicamente molto preparato che è ancora il mio amico fraterno e collaboratore
…insomma: due malati insieme
Esattamente! …meno male che la sua ragazza, oltre che essere appassionata di fotografia, è tollerante …perché altrimenti…
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…avresti potuto risolvere il problema sposandotelo!
No, no! …assolutamente! …non va bene …due malati insieme così
Ah, gia! …tu sei di Genova! …e bisogna risparmiare anche sul matrimonio
È vero! …dove si può si risparmia …però non è vero che noi di Genova siamo tirchi …siamo parsimoniosi
…ah, ecco! …è vero! …certo!
…ma anche quello ha un origine proprio…
…Portoghese!
…no, no!
…a Roma i Portoghesi erano quelli che non pagavano
…è un’origine dovuta al territorio perché è talmente faticoso lavorare in Liguria …perché, insomma, la terra Ligure
…è dura! …mentre altrove è più morbida
…spiritoso! …è tutta terrazzata, e quindi si scavava solo dove si poteva e lavorarla si riceveva molto poco …tornando al ragazzo che ho incontrato, un mostro della tecnica, grazie a suoi insegnamenti ho vinto una borsa di studio con la quale sono potuta andare a Milano all’Istituto Italiano di Fotografia.
Ahia …la cosa mi preoccupa
…è preoccupante?
…eh, si, perché è da vicino Milano che è scesa una direttrice di fotografia che ha lavorato nel mio ultimo film: ti dico solo che non mi ha mai chiesto di vedere il girato!
…di solito, in teoria, il direttore di fotografia dovrebbe stare dietro la macchina da presa
…con me non lo deve neppure pensare! …io, come te, vengo dalla fotografia: pertanto filmare non è altro che continuare a fare quei click
…il lavoro del direttore di fotografia è come una fisarmonica, ossia un tira e molla: ci sono dei registi che ti dicono che inquadratura vogliono e lasciano poi al direttore di fotografia il compito di realizzarle …sono quelli che capiscono meno di immagine…
…scusami: ma quelli non sono registi! …principalmente il regista è quello che tratta le idee; però, mutatis mutandis, è come se tu pensi ad una foto e poi chiami un tuo amico a fare click …la cosa non sta ne in cielo, ne in terra …se tu hai già visto il film nella tua mente, e sottolineo “visto”, soltanto tu puoi filmare per trasmettere al pubblico, quell’emozione che hai già vissuto …anzi se stiamo parlando di veri registi, hanno fatto anche lo story-board dove hanno annotato meticolosamente la messa in scena, la messa in inquadratura, secondo quanto sublimamente ha teorizzato il buon Ejzenstejn…
…ma ce ne sono pochi!
…”tu l’hai detto!”, riportano i Vangeli come affermazione Cristologia …il problema è che la maggior parte non sanno a che serve fare lo story-board, o meglio, non sanno che annotarci, seppure ne hanno sentito parlare…
…per esempio, nel lungo autoprodotto in cui sto lavorando il regista ha fatto il suo story-board, però a livello tecnico non sa realizzare le immagini
…ed allora, ci avrà scritto: “che belle cosce che ha la protagonista?” “che bel sederino che ha quella comparsa”
…lui lo ha fatto disegnando!
…che cosa? …è li il problema! …quello che tu chiami disegno sottende “tipo di obiettivo” l’altezza dell’inquadratura, i piani di profondità ci sono i piani delle masse, di volume, della luce …io e te siamo fotografi e ci capiamo al volo: ognuna di queste scelte risponde ad un perché, se vogliamo fare arte …altrimenti andiamo a girare i filmini ai matrimoni e ci guadagniamo, in nero, un sacco di bei soldini… tutte queste cose non possono prescindere dalle conoscenze di un regista, che sia tale …altrimenti è più dignitoso andare a vendere i fazzoletti ai semafori
Si, si! …concordo: ma registi così io non ne ho ancora incontrati!
…molla Genova e raggiungi chi ti sta dall’altra parte della cornetta: è un gran rompiscatole, però…
…vedi io ho iniziato questa esperienza per curiosità professionale: la fotografia mi cominciava ad andare un po’ stretta, ho deciso di fare qualcosa a livello di corti …mi rendo conto che a Genova non c’è una scuola importante come ci può essere a Roma sulla cultura cinematografica ...siamo nella provincia della provincia della provincia del cinema, e quindi…
…senza dubbio: già è provincia Milano, figuriamoci Genova
…eh, appunto! …appunto!
Comunque per fare esperienza è diffide: dovrei ricominciare a fare l’assistente dell’assistente, come ho fatto nella fotografia a Dilani …e poi non ti prendono …in genere prendono gli incompetenti: quelli che quando si sta sul set non capiscono che succede, mentre se ci vado io capisco quello che sta facendo un direttore di fotografia
Visto che siamo qui per questo, perché non ci racconti che fa un direttore di fotografia?
…ha la responsabilità tecnica del film
…precisa subito che sto per esplodere
…nel senso che deve dare una continuità al film dal punto di vista della luce armonia ed una continuità luminosa nelle varie scene e queste tra loro …io ho fatto il tecnico luci in teatro e la cosa che mi ha fatto passare alla cinematografia è stata la gioia di mettere sui copioni, secondo il mio gusto, il sentimento con la luce …ovviamente l’ultima parola è del regista: uno propone e
Ma non molti registi hanno una cultura per poterti dire che non vedono giusta la tua proposta …secondo te, la luce, può diventare un testo nel testo della sceneggiatura?
…assolutamente si! …il colore ha una sua psicologia, un linguaggio …anche perché un direttore della fotografia deve essere innanzitutto un grande osservatore dei sentimenti umani e portarli, attraverso la macchina da presa, nella luce, contribuendo enormemente nell’atto comunicativo inconscio
…visto che la maggior parte sono a budget zero, come interviene un direttore di fotografia nei corti?
…serve, serve: anche perché un direttore di fotografia deve saper usare anche la luce naturale: un pannello di polistirolo spesso è un grande amico …a luce artificiale, ci si arrangia con quello che si ha in casa…
…secondo me c’è soltanto una grande soluzione: rimettere le mani sulla sceneggiatura e modificare la notte in sera-tramonto …imparare a fare della povertà è un’arte …e non invochiamo il compromesso: quello non è arte, è mediocrità …a proposito, quando ti chiama a te direttore di fotografia un regista?
…dipende dai casi. È la prima volta che sto lavorando in una pre-produzione; di solito, mi chiamano quando tutto è deciso, comprese le location…
…eh no! …è li ti devi far rispettare!
…eh, lo so! …infatti in questo lavoro mi sto divertendo, sto andando in giro a cercare i luoghi …l’ho già detto ai miei amici: in futuro o lavorerò da vera direttrice di fotografia o torno alla fotografia…
Intervista del 17 - 10 - 06
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